Last Updated on February 5, 2011
I social media e gli smartphone sono stati senza dubbio protagonisti degli eventi in Egitto. Dapprima i cinguetti su twitter che hanno permesso al Mondo di assistere in diretta agli eventi, poi il grossolano tentativo delle autorità di fermare la diffusione virtuale della protesta staccando i bocchettoni del Web e ammutolendo la rete mobile, grossolano tentativo che ha dimostrato, più dei proverbiali fiumi di parole e delle seguenti analisi sociologiche a cui nostro malgrado siamo ormai abituati, l’importanza del social network nel microcosmo di ciascuno e nel macrocosmo del Pianeta.
Ieri è trapelata la notizia che la rete mobile non era proprio del tutto silente, anzi… In quelle drammatiche ore le Autorità Egiziane si sono attivate (anzi sarebbe il caso di dire hacktivate) e decine di migliaia di utenti hanno improvvisamente udito, con sorpresa, i propri telefonini trillare, temporaneamente risvegliatisi dal coma farmacologico etereo imposto dalle Autorità. La causa del “miracoloso” risveglio? Messaggi di propaganda del governo che tentavano (tentativo vano ho la sensazione) di calmare le acque. Tra le proteste degli operatori, in particolare Vodafone, le autorità egiziane si sono appellate al Telecom Act che consente al Governo, in particolari condizioni di sicurezza nazionale, di eludere il controllo e la volontà dei carrier al fine di inviare messaggi agli utenti delle compagnie di telefonia mobile Mobinil, Etisalat e Vodafone. Di seguito il contenuto di alcuni messaggi:
“Egypt’s youth. Beware rumors and listen to the voice of reason. Egypt is above all so preserve it.”
“To each mother-father-sister-brother, to every honest citizen. Preserve this country because the homeland stays forever.”
“A sweeping demonstration starting at noon on Wednesday from the Mustafa Mahmoud square in Mohandessin to support president Mubarak.”
Vodafone Egitto, che ha subito passivamente il broadcast di SMS nella propria rete, ha protestato con le Autorità ed ha rilasciato il seguente comunicato:
Statement – Vodafone Egypt Thursday 3 February 2011
Under the emergency powers provisions of the Telecoms Act, the Egyptian authorities can instruct the mobile networks of Mobinil, Etisalat and Vodafone to send messages to the people of Egypt. They have used this since the start of the protests. These messages are not scripted by any of the mobile network operators and we do not have the ability to respond to the authorities on their content.
Vodafone Group has protested to the authorities that the current situation regarding these messages is unacceptable. We have made clear that all messages should be transparent and clearly attributable to the originator.
La facile ironia è d’obbligo… Per motivi diversi (e purtroppo meno nobili) anche la temperatura del suolo politico italico in questo momento è piuttosto hot. Chissà che, sulla spinta dell’esempio accaduto all’ombra delle Piramidi, anche sotto l’ombra del Colosseo a qualcuno non venga l’idea, per motivi di interesse nazionale, di ripulirsi l’immagine con sms di massa…
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