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Last Updated on January 18, 2011

Secondo una recente indagine del Dipartimento di Giustizia Americano, circa 11.7 milioni di persone, ovvero il 5% di tutti gli individui di età maggiore di 16 anni, sono stati vittima, negli Stati Uniti, di furti di identità in un periodo di 2 anni precedenti al 2008. Le perdite finanziarie di questo flagello ammontano a circa 17 miliardi di $.

I furti di identità registrati in questa indagine sono stati ricondotti ad un uso malevolo (o al tentativo di un uso malevolo) di un account esistente, come ad esempio di una carta di credito, oppure dell’utilizzo inappropriato di informazioni personali per aprire un nuovo account all’insaputa del legittimo proprietario, o anche per altri utilizzi fraudolenti (ad esempio per ottenere agevolazioni governative).

Metodo Utilizzato Per Ottenere l'Identità della Vittima

Guardando più in dettaglio ai numeri nudi e crudi:

  • Il furto di identità più diffuso è consistito nell’uso non autorizzato di un numero valido di carta di credito, evento nefasto che ha interessato circa 6.2 milioni di vittime ignare (equivalente al 3% degli individui con età maggiore di 16 anni).
  • Ulteriori 4.4 milioni di utenti hanno rivelato l’utilizzo improprio (o il tentativo di utilizzo improprio) di un conto bancario.
  • 1.7 milioni di vittime ignare hanno rivelato l’utilizzo fraudolento dei propri dati personali per l’apertura di un nuovo conto;
  • Circa 618.900 individui hanno rivelato che i propri dati sono stati utilizzati per commettere crimini di altro tipo, quali l’ottenimento di cure mediche o benefici governativi, oppure la fornitura di false credenziali alle forze dell’ordine nel caso di infrazioni;
  • Circa il 16% di tutte le vittime (1.8 milioni di persone) hanno addirittura subito furti di identità molteplici nei due anni oggetto dell’indagine.
  • Il 23% di tutte le vittime ha subito una perdita economica dal furto di identità. La perdita media è risultata essere di 1870 $ (la metà delle vittime ha perso meno di 200$).
  • Il 40% delle vittime si è reso conto di come sia stata rubata la propria identità. Il 30% di queste vittime consapevoli ha ritenuto che la propria informazione fosse stata sottratta durante un acquisto, o una transazione di altro tipi, mentre il
  • Un ulteriore 20% ha ritenuto che l’informazione fosse stata sottratta da un portafoglio o un libretto degli assegni, seguito da un 14% che ha ritenuto che la propria informazione gli fosse stata sottratta in ufficio da dati del personale o altri file.

 

Perdite Economiche Riscontrate

Almeno nel furto di identità, secondo l’indagine in questione, uomini e donne hanno raggiunto la parità, con una marcata preferenza nei confronti dei giovani tra 16 e 24 anni (6%), che hanno registrato almeno un tipo di furto. Per contro, gli individui con età maggiore di 65 anni hanno registrato una percentuale del 3.7%. Da notare anche una maggiore incidenza per le persone con redditi elevati (maggiori di 75.000 $).

Il 17% delle vittime ha denunciato il furto alle autorità, mentre il 68% ha denunciato il furto alla propria banca o circuito della carta di credito.

Per risolvere i problemi sono stati necessari meno di un giorno per il 40% delle vittime, mentre un 27% ha impiegato oltre un mese per sbrogliare la matassa.

L’indagine è stata compiuta su un campione di 56.000 individui con età maggiore di 16 anni.

Sebbene le differenze culturali con gli Stati Uniti siano notevoli (nel Belpaese, e in generale nel Vecchio Continente, i consumatori sono più diffidenti), i numeri sono impressionanti, e non deve essere dimenticato che l’indagine prende in esame i due anni precedenti al 2008.

Come fare per difendersi?

Qualche utile consiglio: sicuramente un comportamento accorto nella vita reale (ad esempio fare attenzione a carte e portafoglio e soprattutto, imparare a memoria i numeri per bloccare conti e carte in caso di futto o smarrimento). Il tutto unito a una maggiore attenzione e comportamenti responsabili nella vita virtuale: controllare sempre i messaggi di posta in arrivo quando richiamano a siti che richiedono di inserire i propri dati (soprattutto se relativi a conti o carte di credito), controllare sempre i messaggi di errore del browser nei confronti di siti non attendibili, evitare di inserire i propri dati se non si è sicuri al 100%, ed infine fare sempre attenzione alle transazioni effettuate sul Web (magari utilizzando carte di credito ricaricabili con il servizio di notifica del SMS in caso di transazioni). Se poi uniamo ai comportamenti responsabili un software anti-malware aggiornato (con funzioni anti-phising e anti-spam), siamo quasi sulla buona strada…

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